L’elfo italiano di Babbo Natale

di admin

Intervista all’autore Walter Obert

Un tempo gli ideatori di gameboard erano quasi tutti stranieri: il nostro interlocutore ha iniziato trent’anni fa a costituire un’eccezione alla regola, firmando “scatole” vendute in tutto il mondo. Il collega bustocco Luca Borsa lo ha incontrato per noi, chiedendogli qualche consiglio per le sorprese sotto l’Albero

di Luca Borsa

“I giochi da tavolo implicano emozioni e relazioni non replicabili con le modalità digitali”

A Natale, si sa, torniamo tutti un po’ bambini. E pure in epoca digitale, tornano puntuali fuori dagli armadi le care, vecchie scatole con cui giocare attorno a un tavolo. Per spiegare questa magia e farci darci qualche consiglio da una sorta di elfo in quanto “aiutante di Babbo Natale”, ci siamo rivolti a una vera autorità in materia: Walter Obert, che ha inventato giochi venduti in tutto il mondo.

Chi è Walter Obert, raccontato se stesso? 

Sono un inventore di giochi. Dietro a ogni gioco c’è il suo autore, esattamente come accade per i libri, o la musica. Il mio primo gioco è stato Vampiri in salsa rossa per la Ravensburger, assieme a due grandi autori come Alex Randolph e Dario De Toffoli. Da allora ne ho pubblicati circa una trentina. Mi piace pensare che, realizzando un gioco, posso far divertire la gente. Giocando assieme si attivano un sacco di cose positive: si comunica, si cerca di capire gli altri, pensare prima di agire, pianificare, si eliminano le barriere culturali o generazionali. Tutte cose di cui oggi c’è un gran bisogno.

Tu sei uno dei game designer italiani più affermati con tre decenni di carriera. Ci racconti com’è cambiato il modo di fare giochi in questi anni?

Una volta c’erano poche, grandi case editrici e pochissimi autori, quasi tutti stranieri. Le case italiane spesso distribuivano giochi esteri su licenza, traducendo materiale e regolamento. Finalmente, però negli ultimi anni gli italiani hanno iniziato a dire la loro e oggi abbiamo autori e case editrici nazionali che vendono i loro giochi in tutto il mondo. 

Come vedi il futuro del gioco da tavolo, che apparentemente sembra anacronistico?

Il mondo è sempre più digitalizzato e connesso. Giocare seduti attorno a un tavolo implica emozioni e relazioni che non sono replicabili con le modalità digitali, quindi il gioco da tavolo ha e continuerà ad avere il suo spazio. Non a caso, durante la pandemia sono aumentati gli acquisti di questo tipo di giochi, una delle forme d’intrattenimento più economiche e longeve. Il digitale ha contaminato anche questo settore: ci sono alcuni giochi che utilizzano app apposite per gestire certe operazioni. E ci sono diversi siti dove è possibile incontrare giocatori di tutto il mondo per giocare online a tutti i boardgame più popolari.

 

Regalare un gioco da tavolo questo Natale: quali sarebbero i tuoi consigli, in base al tipo di pubblico?

La scelta è vastissima. Anzitutto trovare un buon negozio di giochi specializzato e farsi consigliare dal negoziante: ormai ogni città di piccola-media grandezza ne ha almeno uno. Inoltre, ci sono un sacco di blogger che provano i giochi per noi e spesso ne spiegano anche le regole. Dunque, non ci sono più scuse: giocate e buon 2023 ludico!

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