Natale è per eccellenza la festa che fa fantasticare grandi e piccini: una giornata da passare in famiglia, scartando le sorprese sotto l’Albero. Luca Borsa, game designer bustocco, ci dà qualche idea per continuare a lavorare di fantasia anche dopo che i pacchetti sono stati aperti
di Luca Borsa
“Se volete far sognare adulti e bambini, un buon board game può essere la soluzione”
I giochi sono stati il mio sogno. Ma se ci pensate il gioco è anche un mezzo per sognare e attraverso il gioco entrare in altri mondi. Quando da piccolo mi regalavano una scatola per me era sempre un piacere il fatto non solo di giocare, ma di interpretare il gioco, come a teatro: in inglese, del resto, to play significa sia giocare che recitare e quindi se mi regalavano un gioco sui pirati io volevo essere un pirata. Il gioco, perciò, entra anche nella nostra sfera onirica.
Il ruolo del dreamer
Il sogno non poteva certo mancare quindi come ambientazione nei giochi da tavolo e in effetti esistono molti giochi che trattano questo tema. Su tutti, When I dream di Chris Darsaklis per Asmodee, una proposta di deduzione, in cui un giocatore assume il ruolo del dreamer e “si addormenta”, indossando una maschera di stoffa. Agli altri player vengono distribuite segretamente le loro carte ruolo che determinano che tipo di spiriti sono: “buoni” o “cattivi” o se sono semplicemente “imbroglioni”, cambiando squadra man mano che il gioco procede.
Sogni per bambine ribelli
Un altro titolo che ha avuto grande successo editoriale è Sogni per bambine ribelli di Simone Luciani per Cranio Creation, basato sulla serie di libri Storie della buona notte per ragazze ribelli di Elena Favilli e Francesca Cavallo, è un gioco di carte cooperativo per 2 o più ragazze selvagge, in cui i giocatori vincono o perdono insieme. In ogni turno, uno deve far indovinare agli altri una donna straordinaria tra le 9 presenti sul tavolo, mostrando solo le carte indizio illustrate.
Esperienza onirica collettiva
Per non parlare di Dream on di Alexandre Droit per Cmon, un gioco che si differenzia dagli altri per essere di narrazione collettiva, visto che i giocatori creano un sogno insieme. Usando le carte dei sogni, hanno 2 minuti per creare una storia da sogno. Quando il tempo scade, devono ricordare cosa è successo nel sogno e in quale ordine, guadagnando punti se i dettagli sono corretti. Alla fine del gioco, sommano il loro punteggio per vedere quanto hanno ricordato del loro sogno collettivo.
La casa dei desideri
Ma il sogno si sposa bene anche in Dream Home – La casa dei sogni di Klemens Kalicki per Asmodee: in questo caso, i giocatori raccolgono coppie di carte composte da una stanza e un accessorio (tetto, aiutante, arredamento o attrezzo) e le posizionano sulle proprie plance personali, creando la dimora dei propri sogni. Alla fine del gioco, tutte sono finite e completamente arredate. I giocatori confrontano le loro abitazioni, contando i punti per funzionalità, buon design, qualità del tetto e arredamento. Vince il giocatore con la casa più bella e comoda.
Non smettiamo di sognare!
Come vedete si può sognare in molti modi: importante è, come per il giocare, non smettere di farlo. E se volete far sognare adulti e bambini ricordatevi che un buon gioco da tavolo può essere la soluzione. Buon Natale!