Nel Varesotto dovremmo saperlo bene ogni stagione, il lago offre qualcosa di unico: la rinascita della primavera, la vivacità dell’estate, la poesia dell’autunno e la serenità dell’inverno. In questo numero di VareseMese (ri)scopriamo assieme una risorsa naturale di grande valore socio-economico
di Chiara Milani
Spesso sottovalutato rispetto a mete più esotiche o comunque lontane, il lago, con la sua superficie calma e scintillante, è uno dei più affascinanti elementi naturali del nostro paesaggio. La sua bellezza non soltanto ci regala panorami mozzafiato, ma rappresenta anche un valore socio-economico fondamentale per le comunità che lo circondano. Come ben sanno gli abitanti dell’Alto Varesotto, terra di sette laghi.
Il risveglio dal torpore invernale
In tutte le stagioni, questi specchi d’acqua offrono qualcosa di unico e speciale, ma è durante l’estate che la sua magia raggiunge l’apice.
In primavera, il lago si risveglia dolcemente dal torpore invernale. Le sponde si tingono di verde e la natura riprende vita. È il periodo ideale per passeggiate rilassanti e per riscoprire la flora e la fauna che animano le sue rive. Gli uccelli migratori ritornano, riempiendo l’aria di canti e colori, mentre i pesci iniziano a ripopolare le acque. Questo risveglio naturale arricchisce il paesaggio e attira numerosi visitatori e amanti della natura, incentivando il turismo primaverile.
Paradiso a due passi da casa
Con l’arrivo dell’estate, poi, il lago diventa un vero e proprio paradiso. Le giornate lunghe e soleggiate trasformano le sue acque fresche in un invito irresistibile per nuotatori, canoisti, velisti e persone in fuga dal caldo afoso delle città. Le spiagge si animano di famiglie e giovani in cerca di relax e divertimento. Le attività ricreative si moltiplicano: dai picnic ai concerti all’aperto, dagli sport acquatici alle escursioni. Questo fermento crea opportunità di svago, generando anche un significativo indotto economico. Ristoranti, alberghi, negozi e servizi locali vedono un aumento delle entrate grazie all’afflusso di visitatori, contribuendo al benessere economico del nostro territorio. Che però, pur avendo fatto notevoli sforzi negli ultimi anni, ha ancora da imparare rispetto ad altre zone che ospitano bacini lacustri in quanto a capacità di valorizzare e sfruttare questa grande risorsa naturale. Ma che un domani potrebbe stupirci.
Atmosfera magica
Intanto, anche se ora non vediamo l’ora che arrivi (finalmente!) l’estate, non possiamo dimenticare che tornerà poi l’autunno: con i suoi colori caldi e avvolgenti, questa stagione così malinconica regala al lago un’atmosfera quasi magica. Le foglie che cadono e si posano sulla superficie dell’acqua creano un quadro poetico che attrae artisti e fotografi da ogni dove. È il momento perfetto per degustare prodotti locali come vini e formaggi, spesso celebrati in sagre e festival che ravvivano i paesi rivieraschi. Anche in questa stagione, il turismo non si ferma: le escursioni nei boschi circostanti e le visite culturali ai borghi storici offrono esperienze indimenticabili a due passi da casa.
Luogo di pace e contemplazione
L’inverno, infine, trasforma il lago in un luogo di pace e contemplazione. Le acque possono ghiacciare, creando scenari fiabeschi. È il momento degli sport invernali, come il pattinaggio sul ghiaccio (anche se l’attenzione è d’obbligo perché non siamo in Canada) o le ciaspolate lungo le sponde innevate (almeno un tempo, perché ora come sappiamo da queste parti la neve scarseggia). Anche se meno affollati rispetto all’estate, gli specchi d’acqua dolce in inverno continuano ad attrarre visitatori, soprattutto coloro che cercano tranquillità e un contatto intimo con la natura.
Grande risorsa
Il lago, quindi, non è solo un elemento paesaggistico di inestimabile bellezza, ma una risorsa economica e sociale di grande importanza. Le sue acque riflettono non solo il cielo e le montagne circostanti, ma anche la vita e la vitalità delle comunità che ne godono e ne traggono beneficio. È un tesoro naturale che merita di essere protetto e valorizzato, affinché possa continuare a incantare e sostenere le generazioni future.
Buona estate, nel Varesotto!
Nel numero di giugno 2024 di VareseMese lo (ri)scopriamo con i nostri opinionisti e tante belle immagini. E’ il nostro modo per augurare “Buona estate” anche a chi non potrà allontanarsi dal Varesotto.