Donne (in)degne?

Oltre la questione di genere

di admin
chiara milani direttrice

Sebbene siano stati compiuti progressi significativi, nel mondo la lotta per la parità e l’empowerment femminile è tutt’altro che finita. Eppure, la realizzazione del Global Goal 5 non riguarda soltanto la giustizia sociale, ma è un prerequisito per un futuro più equo, prospero e pacifico per tutti

 

In molte ci hanno sperato fino all’ultimo. Ma, anche stavolta, gli Stati Uniti d’America hanno scelto un uomo come Presidente. Agli analisti i commenti sulle ragioni della vittoria. A noi la considerazione super partes che, da Victoria Woodhull, la prima che si candidò ufficialmente pur non avendo diritto di voto all’epoca, a Kamala Harris, la grande sconfitta del 2024, sono state una quindicina le donne che hanno corso per quella poltrona. Sempre invano.

Il miraggio di Madam President

Si dirà che non si deve eleggere un Presidente per questioni di genere. Vero. Ma lascia comunque l’amaro in bocca constatare che finora, nella democrazia più grande al mondo, i connazionali non abbiano mai reputato alcuna donna degna di tale incarico.

Persino la nostra Italia, che certo non è famosa nel mondo per l’uguaglianza di genere, è riuscita a eleggere un Presidente del Consiglio donna, seppur ancora non uno della Repubblica. Ma l’impatto del risultato ottenuto nel nostro Paese non è paragonabile a ciò che, per moltissime donne – non soltanto americane, bensì tutto il pianeta – avrebbe significato passare nella potenza americana da Mister a Madam President come messaggio di speranza.

Sguardo internazionale

In questo numero di VareseMese, che come ogni novembre decliniamo al femminile e stavolta con uno sguardo internazionale, non possiamo infatti dimenticare che, nel 2024, la condizione delle donne nel mondo continua a essere segnata da ineguaglianze strutturali che, purtroppo, si riflettono in vari aspetti della vita quotidiana. Sebbene siano stati compiuti passi importanti verso la parità di genere e l’empowerment femminile, le sfide rimangono enormi e le disuguaglianze persistono su scala globale.

Quel traguardo così lontano

Una di quelle principali è l’attuazione completa degli impegni assunti a livello internazionale, come il Global Goal 5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che si propone di raggiungere la parità di genere, eliminare ogni forma di violenza, di discriminazione e garantire l’accesso delle donne al potere e alle risorse economiche. Ma il 2030 è dietro l’angolo e il traguardo ancora troppo lontano.

La disuguaglianza di genere, infatti, non è solo una questione di numeri, ma di opportunità, di accesso alle risorse e di libertà di scelta. Le donne, in molte parti della terra, continuano a essere intrappolate in cicli di povertà, discriminazione e violenza che le limitano nel loro potenziale. Nonostante i progressi in alcuni Paesi, in molte regioni vivono ancora sotto il peso di tradizioni e leggi patriarcali che ne limitano i diritti fondamentali.

Scuola, salute, salario

Una delle principali aree di disuguaglianza è quella dell’accesso all’istruzione. Secondo l’Unesco, circa 132 milioni di ragazze non sono iscritte a scuola, e la situazione è particolarmente critica in alcune aree dell’Africa Sub-Sahariana e del Medio Oriente..

Un’altra area critica è la salute. Da noi il problema è quasi dimenticato, ma la mortalità materna, seppur in calo negli ultimi decenni, rimane un drammatico problema in molte regioni, soprattutto in Africa e Asia. Allo stesso tempo, la violenza domestica e sessuale rappresenta un’emergenza globale. Le statistiche sono inquietanti: 1 donna su 3 nel mondo subisce maltrattamenti nel corso della sua vita.

Da non sottovalutare poi il fatto che la questione della parità salariale è un altro fronte di battaglia decisivo. Nonostante gli avanzamenti normativi e i progressi nelle politiche di inclusione, la disparità salariale tra uomini e donne rimane una realtà tangibile. Secondo il World Economic Forum, a parità di ruolo, le donne guadagnano mediamente il 20% in meno degli uomini.

In prima linea

Al netto di tutto ciò, l’agenda globale per la parità di genere ha visto anche progressi notevoli. In tutto il mondo, le donne stanno conquistando posizioni di leadership, sia in politica sia nel settore privato, nonostante la persistente resistenza di alcuni settori tradizionalisti e patriarcali. Sebbene la parità nei luoghi decisionali sia ancora lontana In molti Paesi, le donne hanno ottenuto il diritto di voto, l’accesso alla rappresentanza politica e ai ruoli di potere. E anche da noi più di qualcosa si muove…

Articoli Correlati