Non c’è estate italiana senza tormentone musicale. In occasione delle vacanze, parliamo di un fenomeno che fa bene all’anima, ma anche all’economia, e che è molto più presente nelle nostre vite di quanto si pensi
La radio passa quella canzone e tu sei di nuovo lì: a 15 anni, in riva al mare, con gli amici della spiaggia. O in quel cinema che non c’è più, con la ragazza che non c’è più. Oppure, ancora, quell’estate in cui l’Italia vinse i mondiali, in cui hai fatto la Maturità, in cui eri a militare… E l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Perché ci sono poche esperienze al mondo che hanno un potere evocativo forte tanto quanto quello della musica.
Lo spartito della vita
Così, in questa ennesima estate sfidante, abbiamo voluto affidarci alle sette note: che siano quelle più classiche dei concerti sinfonici o rockettare delle giovani cantanti, pluripremiate delle colonne sonore dei kolossal o “curative” della musicoterapia, pure per i pet. Ma anche il ritmo dei giochi senza tempo, le ghiotte armonie tra tavola e pentagramma, le sinfonie di colori che fondono pittura e pentagramma.
Ancora: dalle sigle dei successi sportivi alle cornici dei palcoscenici più famosi, fino agli intramontabili canti di chiesa. Senza dimenticare lo spartito delle vacanze, con suggestive cartoline musicali da un fenomeno molto meno di nicchia di quanto si possa immaginare: quello dei viaggi legati a cantanti, concerti e rassegne, dal jazz alla musica elettronica. Dall’altro capo del mondo così come nel Varesotto o nella vicina Milano.
Torment(on)i estivi
Piuttosto che un’estate di tormenti, dunque, noi preferiamo narrarvene una di tormentoni: in riva al mare o sul balcone di casa. Le hit della vita: da ascoltare e riascoltare.