DE GASPERI E L’EUROPA

Il Manifesto di Ventotene (1941) propone un’Europa unita con un approccio statalista, mentre i padri fondatori dell’Europa De Gasperi, Schuman e Adenauer, democristiani, ammirano la libertà economica e politica della Costituzione americana, fondata su libertà e proprietà.

di Redazione VM

L’Unità Europea affonda le sue radici in idee profonde, come quelle del Manifesto di Ventotene, scritto nell’agosto 1941 da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, intellettuali di sinistra. Questo documento propone un’Europa unita di stampo socialista, con un governo centrale forte e una rivoluzione sociale, in cui la proprietà privata viene regolata “caso per caso” per limitare il capitalismo, dando però un ruolo predominante allo Stato e trascurando la libertà economica individuale. Un approccio diverso emerge dalla visione di Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer, democristiani e padri dell’Europa unita, che guardavano agli Stati Uniti come modello. De Gasperi vedeva nella Repubblica americana un sistema in cui libertà e proprietà sono inseparabili, con la libertà come pilastro, capace di bilanciare diritti individuali e interessi collettivi, un esempio per costruire un’Europa democratica. I Trattati di Roma del 1957, sostenuti da De Gasperi, miravano a un’integrazione economica graduale, creando un mercato comune con un approccio democratico e pragmatico, in contrasto con la visione più radicale del Manifesto di Ventotene. Tuttavia, il PCI non votò i Trattati, ritenendoli un rafforzamento del blocco occidentale contro l’URSS, in linea con la loro opposizione a un’Europa percepita come capitalista e filoamericana.

DISCORSO PRONUNCIATO DA A. DE GASPERI AL «FORUM» DI CLEVELAND U.S.A. (13 gennaio 1947):

«Perché guardiamo agli Stati Uniti?

Gli Stati Uniti costituiscono in se stessi una enorme forza morale, economica e politica.

Quindi il loro contributo alla organizzazione mondiale può essere decisivo.

Per di più questo Paese si è sviluppato libero da quelle eredità di pregiudizio e di odio che secoli di guerre hanno seminato in tante nazioni di Europa.

Ma, a parte tali considerazioni, per quanto convincenti esse siano, noi guardiamo agli Stati Uniti anche per un’altra ragione: essi hanno saputo sviluppare un sistema collettivo superiore di democrazia che concilia ed armonizza i diritti individuali con gli interessi di ciascuno Stato federato.

Non fu opera del caso se tanti interessi divergenti furono riconciliati, tanti pregiudizi eliminati e tante differenze appianate.

Un profondo senso di libertà ed un profondo spirito religioso guidarono le prime comunità americane e sono oggi insite nelle vostre anime, scorrono nelle vostre vene.

È stato in questa atmosfera che si formarono i possenti spiriti di Franklin, Washington, Jefferson ed Hamilton, i cui principi sono divenuti nostro comune retaggio.»

Tratto da:

DE GASPERI E L’EUROPA Scritti e discorsi

a cura di Maria Romana De Gasperi

Morcelliana, p. 51

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