Quando è iniziato il problema con gli astronauti NASA?
Il recupero di Butch Wilmore e Suni Williams è diventato necessario nel 2024. Partiti a giugno con la capsula Starliner di Boeing per un test di 8 giorni, sono rimasti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a causa di perdite di elio e malfunzionamenti dei propulsori.
Perché NASA ha dovuto rivolgersi a SpaceX per riportare gli astronauti?
La capsula Starliner di Boeing, usata per il lancio, ha mostrato problemi tecnici gravi: perdite di elio e guasti ai propulsori di manovra. Dopo analisi, NASA ha ritenuto il rientro con Starliner troppo rischioso, optando per la capsula Dragon di SpaceX, già collaudata e affidabile nelle missioni Crew.
Cosa ha deciso NASA per il loro ritorno?
Ad agosto 2024, NASA ha scelto SpaceX per il recupero, programmando la missione Crew-9 per marzo 2025, dopo aver escluso il rientro con Starliner.
Elon Musk ha offerto un recupero anticipato a Biden?
Sì, Musk ha dichiarato di aver proposto a Biden nel 2024 un recupero anticipato. In un’intervista a Fox News il 18 febbraio 2025 con Trump, ha detto: “Ho proposto direttamente all’amministrazione Biden di riportarli indietro mesi fa, ma hanno rifiutato per ragioni politiche”.
Biden ha davvero rifiutato l’offerta di Musk?
NASA e l’ex amministratore Bill Nelson hanno negato che l’offerta sia arrivata ai vertici, sostenendo che il ritardo era tecnico, per evitare uno staff ridotto sull’ISS. Non ci sono prove di un rifiuto politico, ma il contesto elettorale del 2024 potrebbe aver influito.
Che ruolo ha avuto Trump nel recupero?
Con il suo insediamento a gennaio 2025, Trump ha spinto SpaceX ad agire. Il 28 gennaio ha scritto su Truth Social: “Ho chiesto a Elon Musk e SpaceX di ‘andare a prendere’ i due astronauti abbandonati”. Musk ha confermato: “Il presidente mi ha chiesto di riportarli a casa il prima possibile”.
Come si è svolto il recupero?
La missione Crew-10, lanciata il 14 marzo 2025, ha permesso il rientro di Wilmore e Williams il 18 marzo, con un ammaraggio al largo di Tallahassee sulla capsula Dragon Freedom.
Trump ha riconosciuto il lavoro di Musk?
Sì, il 18 marzo Trump ha scritto su Truth Social: “Grazie a Elon, li abbiamo riportati a casa”, lodando il contributo di Musk e SpaceX.
Perché SpaceX è strategica in questa operazione?
SpaceX ha dimostrato la sua affidabilità per NASA, rafforzando il ruolo di Musk nel progetto di colonizzare Marte con Starship e l’AI per missioni autonome, un obiettivo centrale della sua visione.
Cosa omettono i media europei?
Spesso trascurano il peso politico della vicenda, come il presunto rifiuto di Biden e l’intervento di Trump, concentrandosi solo sugli aspetti tecnici del recupero.
Su Marte con SpaceX
SpaceX punta a raggiungere Marte in 90 giorni con Starship, sfruttando finestre di lancio ogni 26 mesi, come nel 2026 per missioni senza equipaggio. L’acqua ghiacciata marziana permette di produrre ossigeno, carburante (metano) e acqua potabile, risorse chiave per la sopravvivenza e il ritorno. I test di Starship proseguono per ottimizzarne la tecnologia. Elon Musk prevede la presenza umana su Marte entro il 2029, con l’obiettivo di una colonia autosufficiente, ma le tempistiche dipendono da avanzamenti tecnici e finanziamenti.
SpaceX e NASA: Una Partnership Strategica
SpaceX, fondata da Elon Musk nel 2002, è un’azienda aerospaziale privata che sviluppa razzi (Falcon) e capsule (Dragon) per missioni spaziali. Collabora con NASA dal 2012 tramite il programma Commercial Crew, trasportando astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale. La sua affidabilità, dimostrata nel recupero della Crew-9 nel 2025, ha reso SpaceX un partner chiave per NASA, riducendo la dipendenza da tecnologie russe.