Perché Uber in Italia non ci può essere?

Tra Regolamentazioni Rigide e Servizi di Lusso"

di Redazione VM

Uber in Italia affronta regole severe, offrendo solo servizi di lusso e operando in un contesto di forte resistenza locale. Con una presenza limitata, Uber in Italia si concentra su servizi premium e affronta resistenze da tassisti tradizionali.
Uber in Italia è limitato a causa di rigide regolamentazioni, che vietano servizi di ride-sharing (condivisione del viaggio) come Uber Pop/UberX (ordinare corse da conducenti non professionalmente licenziati) , considerati concorrenza sleale ai taxi. Gli autisti Uber devono possedere una costosa licenza NCC, riducendo il numero di autisti e aumentando i costi.
Questo porta a servizi premium (Uber Black, Uber Van), non accessibili come le opzioni economiche offerte altrove.
Uber Taxi è un’eccezione, ma non è Uber in sé. Le proteste dei tassisti, i prezzi elevati, e la limitata copertura geografica sono ulteriori carenze che limitano l’espansione di Uber in Italia.
In Europa, Uber non opera come negli USA, ma alcuni paesi offrono una varietà di servizi simile. Nel Regno Unito, Polonia, Portogallo, Svezia e Paesi Bassi.

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