Il mistero di Platone

Un papiro decifrato indica la tomba di Platone nell’Accademia di Atene, ma l’assenza di reperti e l’ipotesi di Siracusa dividono gli esperti. La scoperta dei Papiri di Ercolano apre nuove domande sulla vita e morte del filosofo.

di Redazione VM

La recente scoperta della tomba di Platone, basata sui Papiri di Ercolano, ha entusiasmato gli studiosi, ma solleva anche dubbi. Un’indagine ci guida tra le certezze della decifrazione e le controversie sulla sepoltura, tra Atene e Siracusa, ancora irrisolte. 

 

Cosa sappiamo della tomba di Platone grazie ai recenti studi?
Un papiro dei Papiri di Ercolano, decifrato con imaging ottico e tomografia, suggerisce che Platone (427-347 a.C.) sia stato sepolto nell’Accademia di Atene, fondata nel 387 a.C., in un giardino privato vicino al Museion, un luogo che rende la scoperta affascinante.

Perché l’Accademia di Atene è così importante in questa storia?
Situata fuori dalle mura della città, con i suoi giardini e boschetti, l’Accademia fu una scuola filosofica fondamentale, creata da Platone, che ha influenzato il pensiero occidentale per secoli; la sua tomba lì ne rafforzerebbe il legame storico.

Quali dettagli emergono dai papiri sulla vita di Platone?
I testi rivelano che fu sepolto nell’Accademia e che fu venduto come schiavo prima di quanto si credesse, forse intorno al 387 a.C. durante un viaggio, dettagli che arricchiscono la sua biografia e il contesto dell’antica Grecia.

 

Cosa dice la tradizione storica sulla sua sepoltura
Diogene Laerzio, nel III secolo d.C., menziona l’Accademia come luogo di sepoltura, ma senza precisazioni, lasciando spazio a interpretazioni e dubbi sulla sua esattezza.

Sembra una scoperta solida, ma ci sono critiche?
Sì, non ci sono reperti fisici nell’Accademia, oggi un parco; il papiro è di Filodemo, vissuto 300 anni dopo Platone, una fonte indiretta che potrebbe essere imprecisa.

Perché Filodemo potrebbe non essere affidabile?
Filodemo, epicureo del I secolo a.C., era rivale dei platonici; il suo racconto, scritto secoli dopo, potrebbe riflettere tradizioni orali distorte o un’agenda filosofica, rendendo i papiri controversi.

Siracusa è un’alternativa plausibile?
Platone visitò Siracusa tre volte (388-387 a.C., 367 a.C., 361 a.C.), invitato da Dionisio I e II per realizzare il suo ideale di “re filosofo”; l’ultimo viaggio fu turbolento, e potrebbe essere morto lì, un’ipotesi suggestiva ma senza prove solide.

Come si collegano i viaggi siciliani a questa teoria?
Dopo contrasti con Dionisio II nel 361 a.C., Platone potrebbe essere rimasto in Sicilia; la Magna Grecia era un crocevia culturale, e studiosi come Debra Nails vedono un legame forte con la sua vita.

I Papiri di Ercolano sono messi in discussione?Sepolti nel 79 d.C. dall’eruzione del Vesuvio, sono frammentari; Filodemo, lontano da Platone nel tempo e nella filosofia, potrebbe aver distorto i fatti, e molti chiedono conferme archeologiche.

Quali scavi potrebbero fare chiarezza?
Scavi mirati nell’Accademia, oggi Akadimia Platonos, o a Siracusa, vicino all’antica Agorà, potrebbero trovare resti o iscrizioni; finora, l’assenza di prove materiali tiene il mistero vivo.

Come si può risolvere questo enigma?
Solo scavi e ulteriori studi sui papiri potranno chiarire se Platone riposa ad Atene o a Siracusa, lasciando il dibattito aperto fino a nuove scoperte.

 

I papiri di Ercolano
I papiri di Ercolano, scoperti nella Villa dei Papiri, sono oltre 1800 rotoli carbonizzati dall’eruzione del Vesuvio del 7U d.C. La loro decifrazione è stata possibile grazie all’intelligenza artificiale, che ha permesso di leggere testi senza danneggiarli, rivelando opere filosofiche greche.

 

Platone
Platone, nato ad Atene intorno al 428 a.C. e morto nel 348 a.C., è stato un filosofo greco di fondamentale importanza. Allievo di Socrate, di cui ha riportato gli insegnamenti nei suoi dialoghi, è stato maestro di Aristotele. Ha fondato l’Accademia, la prima istituzione di apprendimento superiore in Occidente. La sua filosofia, incentrata sul dualismo tra il mondo sensibile e il mondo delle Idee, ha influenzato profondamente la metafisica, l’etica e la politica occidentale, con opere come “La Repubblica” e “Il Simposio”.

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