Guido Oldani (1947) è l’ideatore del Realismo Terminale. E’ dell’85 la raccolta Stilnostro (ed CENS), con l’introduzione di Giovanni Raboni. Seguono : Sapone (2001 rivista Kamen), La betoniera (LietoColle 2005), Il cielo di lardo (2008 Mursia), Il Realismo Terminale (2010 Mursia), La guancia sull’asfalto (2018 Mursia), Farfalle di cemento (2018 Tranan , Svezia).E’ presente in diverse antologie, tra cui: Il pensiero dominante (2001 Garzanti), Tutto l’amore che c’è (2003 Einaudi), Almanacco dello Specchio (2008 Mondadori), Antologia di poeti contemporanei (2016 Mursia), Poesia d’oggi un’antologia italiana (2016 Elliot), Luci di posizione (2017 Mursia), Poesie italiane 2016 (2017 Elliot). Dirige la Collana di poesia Argani, ed. Mursia. Collabora ad Avvenire e Affaritaliani. E’ tradotto in inglese, svedese, tedesco, russo, arabo, rumeno, spagnolo, uzbeco. Nel 2014, al Salone del Libro di Torino, il Realismo terminale diventa movimento con il Manifesto breve (Oldani, G.Langella ed E.Salibra.)
Ho visto
ho visto gesù cristo, pedalava
col viso ossuto andava senza fretta,
è magro come la sua bicicletta.
ha un sacchetto di plastica al manubrio
con dentro ciabattine e una borsetta
per la sua bimba chissà dove vive;
mi chiede da fumare oppure un euro:
ma è mio ospite oggi sulla terra,
ha gli occhi molto belli dei drogati
e prima che nel buio sia lontano,
gli bacio due o tre volte la sua mano.