Rinascere in “nuovi sguardi”: allo Spazio Arte Carlo Farioli di Busto Arsizio, nell’ambito del dodicesimo Festival fotografico europeo, le opere fotografiche di Erminio Annunzi
“Il ciclo risale a quando mi diagnosticarono un sarcoma”
di Elisabetta Farioli
Navigare le tempeste emotive attraverso la fotografia. Vincere quei vortici pericolosi che trascinano negli abissi della disperazione, per poi riemergere, finalmente. Un percorso di rinascita, vissuto da Erminio Annunzi autore della mostra Nel buio si cela la luce organizzata nell’ambito della dodicesima edizione del Festival Fotografico Europeo promosso fino al 14 aprile a Busto Arsizio, nella sede dell’Associazione Spazio Arte Carlo Farioli.
Nel buio si cela la luce
“Nel buio si cela la luce è un ciclo di opere che risale a qualche anno fa quando mi diagnosticarono un raro sarcoma”, spiega l’artista: “La luce rappresentava quell’ elemento di vita da raggiungere per uscire dal buio in cui la malattia mi aveva portato”.
Viaggio di ricerca in compagnia della natura
Annunzi inizia così quel lungo viaggio di ricerca scegliendo come compagna la natura, soggetto da sempre a lui caro, che racconta negli scorci di paesaggi in mostra, nei quali emerge silenziosa. Il suo sguardo si focalizza su dettagli che trasforma in luoghi interiori di emozioni. Sensazioni che si illuminano di colore vivo come volessero trionfare sui neri cupi della scena.
14 anni dopo…
A 14 anni di distanza l’autore racconta questa esperienza dimostrando con soddisfazione che quel percorso è stato svolto in maniera efficace. “Un lavoro autobiografico anche se in realtà il fotografo, in generale, dovrebbe sempre inserire nelle immagini oltre i soggetti, il proprio vissuto e tutte le conoscenze”, precisa: “Nel mio lavoro cerco infatti di mostrare non soltanto quello che è la natura, ma creo delle assonanze con temi e congiunzioni con la realtà che mi circonda, non limitandomi a una fotografia esteticamente bella, ma che possegga e contenga una mia visione, a volte anche filosofica, di quello che è il mondo, di come lo leggo e lo interpreto partendo sempre da diversi spunti”.
Ampliare gli orizzonti
Ampliare gli orizzonti è anche il consiglio che Annunzi suggerisce ai suoi allievi: “Leggere è fondamentale, soprattutto concentrarsi su letture che si reputano poco interessanti dove poter scoprire mondi alternativi, ai quali non si è abituati perché racchiusi in una società che spinge sempre in una mono direzione e non verso una pluralità di pensiero”.
Come insegna Proust…
A tal proposito c’è una frase di Marcel Proust, che Annunzi ha fatto sua, nella quale è racchiusa l’essenza dell’artista: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi mondi, bensì nell’avere nuovi occhi”.
Un modo per dare significati unici ai progetti e alla vita stessa.