La giovane modella (non solo) per un giorno grazie alla collaborazione tra Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, Istituto di moda Olga Fiorini e Volandia
di Chiara Milani
La carrozzina fucsia dice già molto lei. Le unghie laccate, anche. Ma lo sguardo luminoso, ancora di più. Sharon Paolicelli, di Lonate Ceppino, ha 33 anni e una malattia neuromuscolare che non ha neanche un nome. “E’ una delle tante cosiddette orfane”, ci spiega senza perdere il sorriso, la giovane socia e volontaria di Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) che – grazie a partner come l’Istituto di moda Olga Fiorini di Busto Arsizio e il Museo del volo Volandia di Somma Lombardo -, ha realizzato il suo sogno: sfilare in passerella. E, addirittura, posare per uno shooting fotografico. Con tanto di truccatrice, parrucchiera e, ovviamente, costumista. Merito del progetto Diritto all’eleganza, a cui la sezione provinciale varesina della sua associazione ha aderito nell’anno scolastico 2019-2020, riprendendolo con successo dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia.
Come hai fatto a realizzare il tuo sogno?
Io sono molto appassionata di moda, di vestiti, sono sempre stata così. Quindi, quando avevo letto per la prima volta di questo progetto sulla stampa, me ne sono subito innamorata, mi sono informata e sono riuscita ad avere contatti e a essere anche scelta.
In quante siete ad aver vissuto questa esperienza?
In totale, nel Varesotto, tre.
Come è stato fare foto come una modella?
Bellissimo, bellissimo. Poi con degli abiti veramente belli, scelti da noi, che le scuole ci hanno ci hanno fatto scegliere e indossare. E ti sentivi proprio una modella.
Qual è stato l’aspetto più bello?
Tutto, dall’inizio: dalla scelta degli abiti tramite disegni e poi prendere le misure e indossarli
Ho visto che tu hai anche una carrozzina molto fashion…
Sì, io sono così: mi piacciono molto i colori.