In riva al lago

Guido Boggiani, tra arte e viaggi

di admin

Dagli scorci del Lago Maggiore alla Grecia fino al Sud America: il Museo del Paesaggio di Verbania ricorda l’opera del poliedrico artista

di Elisabetta Farioli

Il titolo della mostra Più oltre, più oltre nel nuovo è una citazione tratta dal poema Maia di Gabriele D’Annunzio, nel quale il vate dedica all’amico Guido Boggiani parole commosse definendolo un Ulisside spinto dalla sete della conoscenza ad avventurarsi sempre.
La suggestiva esposizione, allestita al Museo del Paesaggio di Verbania, indaga il poliedrico artista riportando all’attenzione del pubblico la sua opera, della quale sono noti gli incantevoli scorci del Lago Maggiore.

Un artista “insaziabile”

Una personalità quella di Boggiani (Omegna, 25 settembre 1861 – dipartimento del Chaco, ottobre 1902), alimentata dalla curiosità e dal desiderio insaziabili di approfondire, conoscere e scoprire. L’artista infatti nel corso della sua via fu anche etnologo, esploratore e antropologo.

L’esposizione

L’esposizione, nelle sale di Palazzo Viani Dugnani, a cura di Aurora Scotti, Federica Rabai e Stefano Martinella, presenta buona parte del percorso creativo dell’artista, attraverso una cinquantina di tele, disegni inediti, documenti e fotografie. Riproduzioni di alcuni ritratti provenienti dalla Società Geografica Italiana che documentano la quotidianità e i viaggi di Boggiani: dal Lago Maggiore agli anni romani alla crociera in Grecia, fino alle esplorazioni in Sudamerica a stretto contatto con le popolazioni indigene.

La sensibilità naturalistica

Boggiani rappresenta gli scorci del lago e gli scenari che lo incorniciano attraverso il tipico naturalismo lombardo, ereditato dal maestro Filippo Carcano. Il punto di vista insolito e il taglio ampio della composizione restituiscono con semplicità la vita sulla riva del lago. Il particolare la sensibilità naturalistica emerge dall’interesse nell’approfondire la relazione tra luce e colore, attenzione che si manifesta nelle pennellate del cielo e nei riflessi dell’acqua. Una realtà dipinta spesso da velate scie di campiture malinconiche.
In mostra sono raccolte anche opere prestate per l’occasione da privati, come il trittico Il Pan di Zucchero, proveniente dalla Galleria Giannoni di Novara, eseguito nella foresta del Chaco paraguayano e ultima opera conosciuta dell’artista.

Guido Boggiani, omegnese di nascita e stresiano d’adozione, affermato artista in giovane età, presto si trasferisce a Roma per ampliare le proprie esperienze pur rimanendo fedele al rapporto col vero e al tema del paesaggio. Nella capitale frequenta movimenti culturali di rinnovamento. Sono questi gli anni nei quali nasce l’amicizia con Gabriele D’Annunzio il quale lo introduce nella bella società romana e nei circoli artistico-letterari dei giovani talenti. Con il poeta, Edoardo Scarfoglio, Pasquale Masciantonio e Georges Hérelle, l’artista condivide una crociera in Grecia.

Il cambio di rotta

Ma come già scritto, la sua insaziabile voglia di conoscere e sapere lo porta a una scelta fondamentale. Al sicuro successo che avrebbe avuto quale artista, infatti, preferisce il cambiamento: così all’età di 26 anni decide di modificare la rotta di vita. Si imbarca per il Sud America alla scoperta della tribù dei Caduvèi, spostando i suoi interessi nel campo etnografico. Durante questo viaggio realizza nuovi dipinti e una serie di schizzi a matita e china sugli usi, costumi e attività degli indigeni, popolo che lo affascina, e scrive il testo del volume Viaggi di un artista nell’America Meridionale: i Caduvèi.

L’assassinio

Nel 1901 parte per il Chaco settentrionale, alla ricerca di una tribù sconosciuta. Da quel viaggio non farà più ritorno scomparendo per sempre all’età di 40 anni. I resti del suo corpo furono trovati un anno dopo, nella foresta, nel corso di una spedizione organizzata per lo scopo. Boggiani risulterà assassinato, ucciso con un colpo alla testa.

L’omaggio del Museo del Paesaggio

La mostra che il Museo del Paesaggio dedica all’artista omegnese proseguirà sino al 3 novembre.  È aperta al pubblico tutti i giorni, martedì escluso, dalle 10 alle 18.

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