Lungo la via dei pellegrini da Costanza a Pavia passando per Varese
Il protocollo per la valorizzazione della Via Francesca del Lucomagno é stato firmato a Castiglione Olona da 49 enti. Dopo il successo della prima escursione da Lavena Ponte Tresa al Sacro Monte, a ottobre sono previste le tappe da Varese a Castelseprio e da Cairate a Castelletto di Cuggiono.
La prima escursione ha visto il tutto esaurito. E non c’è da sorprendersene, visto il crescente interesse per i cammini storico-religiosi. In quest’ottica s’inserisce quindi il protocollo di collaborazione per la valorizzazione della Via Francisca del Lucomagno, antico tracciato romano-longobardo che da Costanza in Germania attraversava la Svizzera e parte della Lombardia per concludersi a Pavia e lì si collegava con la Via Francigena verso Roma. Il documento é stato siglato a fine settembre da 49 enti riuniti a Castiglione Olona. E la prima tappa organizzata alla scoperta di questo “nuovo” itinerario é stata appunto un “sold out”, con tutti i 50 posti disponibili andati a ruba per percorrere il tragitto tra Lavena Ponte Tresa a il Sacro Monte di Varese.
Proprio dal capoluogo di provincia é stata programmata la seconda escursione, in calendario il fine settimana del 7 e 8 ottobre con due micro tappe ogni giorno: il sabato dal Sacro Monte a Capolago e dal cimitero di Cartabbia a Villa Cagnola; la domenica da Gazzada a Castiglione Olona e dal cortile del Doro a Castelseprio. Infine, il 21 ottobre, i pellegrini percorreranno da Cairate a Castelletto di Cuggiono.
La “Via Francisca del Lucomagno” del resto misura complessivamente 510 chilometri da Costanza a Pavia, di cui 135 sono di tratto italiano con ben 62 di questi in territorio della provincia di Varese, che ospita dunque 3 delle 9 tappe in cui é stato suddiviso il tragitto lombardo.
Anticamente questo percorso rappresentava una delle vie fondamentali di collegamento dal centro Europa con la Pianura Padana, riducendo in modo sostanziale il tragitto rispetto alle altre vie esistenti. Tale situazione venne modificata significativamente con la costruzione del ponte di Melide, a partire dal 1846, che dirottò gran parte del traffico di viaggiatori e merci dei viaggiatori lungo l’asse del Gottardo verso Como e Chiasso.
Numerosi personaggi percorsero questo tracciato e tra i più famosi ricordiamo ad esempio San Colombano, morto a Bobbio nel 615, e gli imperatori Enrico II e Federico Barbarossa. Sembra che storicamente la Via consentisse anche di raggiungere il cammino di Santiago di Compostela attraverso una deviazione verso Vercelli ed Arles, in Francia.
Il protocollo di collaborazione per la valorizzazione in territorio lombardo della ‘Via Francisca del Lucomagno’ ha come firmatari i seguenti enti: Regione Lombardia, le Province di Varese e Pavia, la Città metropolitana di Milano, i Comuni di Varese e Pavia, la Comunita’ Montana del Piambello, il Consorzio Est Ticino Villoresi, il Parco Campo dei Fiori, il Parco Alto Milanese, il Parco del Ticino, la Camera di Commercio di Varese, i Comuni di Abbiategrasso, Albairate, Bernate Ticino, Besate, Boffalora Sopra Ticino, Buscate, Cassinetta di Lugagnano, Cuggiono, Magenta, Morimondo, Motta Visconti, Ozzero, Robecco sul Naviglio, Bereguardo, Casorate Primo, Torre d’Isola, Brinzio, Busto Arsizio, Cadegliano Viconago, Cairate, Castellanza, Castelseprio, Castiglione Olona, Cugliate Fabiasco, Cunardo, Fagnano Olona, Gazzada Schianno, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Gornate Olona, Lavena Ponte Tresa, Lonate Ceppino, Marchirolo, Marnate, Morazzone, Olgiate Olona, Solbiate Olona e Valganna.
“La Via Francisca del Lucomagno passa direttamente attraverso ben due s iti Unesco e si farà conoscere ancora meglio grazie al lavoro di tutti gli amministratori e agli eventi che verranno organizzati per la sua promozione”, ha commentato in occasione della firma del protocollo Francesca Brianza, assessore regionale ai rapporti con la Confederazione elvetica, concludendo: “É proprio il caso di dire: buon cammino”