Arte on demand

Dalla parte del telespettatore

di admin

di Elisabetta Farioli

L’opinione di Emiliana Longoni Stefania Salmoiraghi e Stefania Pellegatta

Di sicuro molti spettatori gradirebbero vedere in tv molte più fiction dedicate all’arte e alle vite di coloro che la praticarono, ma sono ancora troppo pochi i palinsesti delle stazioni televisive in chiaro che propongono questo genere di programmazione, spesso fruibile solo grazie alla sottoscrizione di speciali abbonamenti on demand.

Da Van Gogh a Frida 

Citiamo, a titolo di esempio, I diari di Andy Warhol (Netflix), Van Gogh – At Eternity’s Gate (Amazon Prime), I colori dell’anima (Streaming su varie piattaforme) sulla vita di Modigliani, oltre alle biografie romanzate di Frida e Klimt. Di recente, la Rai ha pure raccontato la vita di Fernanda  Wittgens, prima donna direttrice dell’Accademia di Brera e critica d’arte. Qualcosa, dunque, si muove. Siamo però comunque ancora troppo lontani dagli ascolti raggiunti dalle fiction costruite su altri temi e argomenti, primo fra tutti quello storico.

Figurine artistiche 

“Sarebbe interessante creare reality, fiction o formule simili ispirati a correnti artistiche o alle vite di singoli artisti” ci ha detto Stefania Pellegatta, artista e docente bustocca: “Ciò permetterebbe un più facile approccio all’arte da parte dei giovani, che verrebbero così a conoscenza non soltanto dell’artista contemplato, bensì anche degli eventi storici che lo caratterizzano e dei personaggi con i quali è venuto a contatto in vita. Un tentativo apprezzabile è stato fatto da parte della Panini nella realizzazione di figurine per un album dedicato alle opere più famose, come la Primavera di Botticelli o la Cesta di Caravaggio.

Emozioni dal vivo 

Si sa, conoscere l’arte dal vivo, visitando musei o grandi mostre, è tutta un’altra cosa: le emozioni che suscitano sono ben più profonde rispetto a quelle provate davanti a un’immagine stampata o sullo schermo.

“L’arte a portata di tutti”

“Il mio concetto di arte è quello che sia alla portata di tutti”, è il parere di Stefania Salmoiraghi, curatrice e critico d’arte. “In questa realtà, in cui la tv è un mezzo comune a ognuno di noi, la fiction potrebbe rappresentare un canale interessante per attrarre nel mondo artistico, magari anche non contemporaneo. Soprattutto per i bambini, rappresenterebbe un modo più pratico per imparare l’arte, attraverso una visione, un’immagine nella concretezza del fare. Pure per gli adulti sarebbe un vantaggio, in particolare per chi  magari non può permettersi di pagare ingressi alle pinacoteche piuttosto che acquistare libri”.

“Un programma davvero… fantastico!”

Rendere l’arte accessibile a tutti è anche l’opinione di Emiliana Longoni, presidente dell’associazione Kubriarte di Castiglione Olona. “L’arte è l’espressione più soave di noi esseri umani; ci avvicina alla natura e ci proietta nella bellezza. Serie tv, fiction, documentari curati  a dovere ci insegnerebbero ad andare oltre, in un altro mondo, sollevando la nostra anima. Ben venga dunque questo tipo di programmi. Fantastico!”.

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