Un cucciolo per Natale

Consigliata la visita prima dell’adozione Tanti bambini desiderano un cagnolino o un gattino sotto l’Albero, ma Sabrina Giussani, già presidente di Sisca (Società italiana studio del comportamento animale) avverte: “Meglio consultare un medico veterinario” “Il cane o il gatto per i bambini non esistono: è un affare di famiglia” di Sabrina Giussani

di Redazione Varese

E’ spesso inserito nella lista dei regali di Natale più desiderati. Soprattutto, oltre che dai single, dai bambini. L’arrivo di un cucciolo di cane o di un gattino, però deve essere opportunamente predisposto, così da favorire la nascita di nuovi equilibri relazionali tra i componenti della famiglia e gli animali. La conoscenza del comportamento del cane e del gatto, spesso, è legata ad aneddoti, dicerie e consigli elargiti da amici e parenti. Consiglio di realizzare una visita prima dell’adozione con il medico veterinario, referente fondamentale per la salute e il comportamento del cucciolo e del gattino. 

I cagnolini consigliati dall’esperto

L’esperto può identificare la razza/il soggetto, il sesso e l’età del cane e del gatto che meglio potrebbe adattarsi alla situazione ambientale e famigliare in oggetto. Un cane di piccola taglia, appartenente ad alcune razze selezionate “da compagnia” come per esempio il Carlino, il Bolognese o il Cavalier King Charles Spaniel permetterà al bambino di interagire con l’animale senza averne paura. Un cucciolo di taglia grande (come per esempio il Labrador e il Golden Retriever, il Setter Irlandese e così via) raggiungerà, invece, in breve tempo una taglia simile a quella di un bambino di pochi anni di età. D’altro canto, un cucciolo appartenente a una razza di piccola taglia o un gattino, potrebbe essere spaventato dalla ricerca del contatto (non sempre realizzato in modo corretto) del bambino ed evitare il piccolo durante il gioco. 

I micetti più adatti alle famiglie

Per quanto riguarda il gatto, ritengo sia opportuno scegliere le razze che mostrano una maggiore predisposizione ad interagire con le persone come per esempio il Norvegese delle Foreste o il Siamese

Vietato lasciare la relazione al caso

Non esistono “il cane o il gatto per i bambini”: l’intera famiglia deve desiderare la condivisione degli spazi abitativi e del tempo libero con un animale: il comportamento degli adulti sarà preso a modello dal bambino che, imitandolo, interagirà con il cane e il gatto. Gli adulti devono svolgere il ruolo di “mediatore attivo” tra gli animali e il bambino e così da permettere la reciproca conoscenza e la nascita di un pattern comunicativo comune. Lasciando la costruzione della relazione “al caso”, il bambino, il cane e il gatto tenderanno ad aprire la dimensione ludica caratterizzata da giochi eccitatori come per esempio fare la lotta, il tira e molla, rincorrersi e così via. 

Attenzione alla gelosia

In alcune situazioni, soprattutto quando il bambino ha meno di 6 anni di età, potrebbe insorgere un fenomeno di “rifiuto” del cucciolo o del gattino da parte del piccolo legato alla gelosia poiché l’animale, come un fratellino o una sorellina, accentra inizialmente le attenzioni dei genitori. 

 

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