Sabrina Giussani, medico veterinario di Busto Arsizio esperto in comportamento animale e past president di SISCA, la società italiana delle scienze che lo studiano, spiega i benefici dell’acqua per i cani, cuccioli o adulti
di Sabrina Giussani
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, anche il miglior amico dell’uomo sente il desiderio di rinfrescarsi.
Come nella pancia della mamma
L’immersione in acqua permette al cane (cucciolo o adulto) di vivere nuovamente le sensazioni sperimentate durante la gravidanza. Nella pancia della mamma, infatti, il piccolo è stato avvolto e cullato dal liquido amniotico per due mesi circa, provando protezione, calore e rilassamento.
Giocando con l’acqua
Il cucciolo di solito inizia a prendere confidenza con l’elemento liquido “giocando” con l’acqua contenuta nella ciotola e saltellando nelle pozzanghere. Il torrente, il fiume e il lago o il mare consentono in modo diverso all’animale di sperimentare un contatto più intenso con l’elemento liquido poiché non soltanto avvolge mani e piedi, ma anche diverse parti del corpo.
Sensi stimolati
Il nuovo ambiente stimola gli organi sensoriali dell’animale in modo diverso. La vista, il rumore e il gusto (dolce o salato) dell’acqua, l’odore di tutto ciò che compone questo ambiente “accendono” i recettori che raccolgono avidamente le nuove informazioni. Inoltre, il senso del tatto porta il cucciolo o il cane adulto a vivere emozioni che oscillano tra l’eccitazione, la paura e la calma.
Attivatore emozionale
L’acqua è un attivatore emozionale, sensoriale e motorio utilizzato come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici. Durante il percorso riabilitativo seguito dal sistema famiglia “misto” (composto da esseri umani e cane), l’elemento liquido può essere utilizzato per migliorare la gestione da parte dell’animale dei picchi emozionali: l’acqua accende i processi comunicativo–relazionali e apporta nuovi schemi cognitivi.
Vietato forzare
Attenzione, però: è necessario avvicinare il cucciolo o il cane adulto all’elemento liquido in modo graduale. L’animale deve scoprirne le caratteristiche con i “propri tempi”. Lanciare un oggetto, tipo il classico pezzo di legno, per forzare l’ingresso o portare il cane in braccio nel fiume, nel lago o nel mare può indurre agitazione e paura.