Sabrina Giussani, past president di Sisca (Società italiana per lo studio del comportamento animale) di Busto Arsizio, spiega la fase storica di domesticazione di cani e gatti e il legame attuale di attaccamento con la propria famiglia umana
di Sabrina Giussani
La domesticazione
Il cane (Canis lupus familiaris) è la prima specie animale addomesticata dagli esseri umani. I dati genetici derivati dallo studio del Dna dei cani e dei lupi hanno dimostrato che tutti i cani derivano dal lupo. La domesticazione è avvenuta ripetutamente dagli inizi e nel corso della storia umana in diverse aree geografiche. Questo evento molto probabilmente costituisce il basamento su cui poggia lo sviluppo di tutte le forme di civiltà umana.
Il Felis silvestris, progenitore del nostro gatto, è una specie formata da cinque specie interfeconde tra loro. Tra queste l’antenato più vicino al nostro gatto domestico, dal punto di vista genetico, è il Felis silvestris lybica. Attraverso un complesso processo evolutivo, il piccolo felino, si è adattato a vivere nella società umana e quest’ambiente ora può essere considerato la sua nicchia ecologica.
Il legame di attaccamento
Mamma cane e gatto stringono con i propri piccoli una relazione molto particolare. La sintonia emozionale inizia durante la gravidanza e prosegue dopo la nascita: la mamma lecca, abbraccia, riscalda e sfama i nuovi nati. Inoltre, la femmina secerne dalle ghiandole poste tra la file delle mammelle i feromoni di appagamento che aiutano i cuccioli e i gattini a sentirsi “bene” e rilassati. Durante il parto nasce il legame di attaccamento tra la mamma e i propri piccoli: questo legame permette la crescita fisica e psichica dei neonati fino a quando rimangono con la famiglia di origine. La mamma rappresenta una base sicura e una maestra di vita: tranquillizza, rassicura e mostra “come si fa”. Con la crescita il legame di attaccamento con la madre biologica si “allarga” ai membri del gruppo con cui il piccolo vive e ai componenti della famiglia umana. Il legame tra cane, gatto e referente è da considerarsi al pari dell’attaccamento del bambino alla propria mamma. L’essere umano è a tutti gli effetti, la figura di riferimento/ accudimento di questi animali e tra le due specie nasce una vera e propria relazione affettiva. La consapevolezza di appartenere a specie diverse, comporta la conoscenza delle necessità dei nostri piccoli compagni. Mangiare, bere, dormire, evacuare le deiezioni sono considerati fabbisogni fisiologici, primari per tutti gli esseri viventi. Gli animali, così come l’essere umano, possiedono poi anche fabbisogni comportamentali e di sicurezza poiché sono soggetti dotati di una mente, con emozioni che caratterizzano la loro “personalità”.