Sabrina Giussani, medico veterinario di Busto Arsizio esperto in comportamento animale e past president di Sisca, ci parla delle differenti attitudini tra maschi e femmine in cani e gatti. Con qualche sorpresa…
“E’ possibile che anche gli ormoni influenzino lo sviluppo delle aree del cervello, ma siamo ancora lontani dalla comprensione dell’enigma”
di Sabrina Giussani
La maggior parte degli studi rileva che l’intelligenza tra uomini e donne, in linea generale, è molto simile, anche se sono state dimostrate differenze in alcune funzioni mentali. Lei, per esempio, possiede maggiori capacità linguistiche, maggiore intuizione e velocità nel prendere decisioni e ha una predisposizione più elevata nella gestione della motricità fine. Lui, invece, ottiene punteggi più alti in compiti di memoria visiva e spaziale, riuscendo ad orientarsi con più facilità; le donne negli stessi test ricordano con maggiore precisione la sequenza di svolte (destra/ sinistra) e i percorsi realizzati in ambienti chiusi e ricchi di riferimenti visivi.
I ruoli di genere, cioè l’insieme delle norme comportamentali determinate dalla cultura associate ai maschi e alle femmine, hanno svolto un ruolo importante nell’esordio delle differenze cognitive tra i sessi. Gli studiosi, però, sono ancora lontani dalla comprensione delle differenti funzioni mentali di donne e uomini.
Se il miglior amico dell’uomo è femmina
Anche nel cane sono presenti differenze significative tra i sessi nella realizzazione di alcuni compiti spaziali. Le femmine sono capaci di orientarsi in un labirinto durante una sessione sperimentale più rapidamente rispetto ai maschi. È probabile che questa competenza sia legata alla maggiore propensione ad imparare un percorso in spazi chiusi, così come accade nelle donne. Gli ormoni, però, nel cane influenzano il risultato: le femmine sterilizzate hanno prestazioni simili ai maschi poiché sono più lente nella realizzazione della prova. Modificando la struttura della prova, così da permettere l’uscita dal labirinto, invece, maschi e femmine, interi e sterilizzati, sono riusciti a risolvere il rompicapo nello stesso tempo. Ciò significa che l’elasticità mentale, cioè la capacità di reagire in modo dinamico e creativo a ciò che accade, è molto simile nei due sessi. Test di permanenza dell’oggetto mostrano poi che le femmine hanno capacità cognitive superiori rispetto ai maschi. In questo esame una palla sparisce alla vista del cane e appare di nuovo poco dopo della stessa dimensione, più grande o più piccola. I ricercatori hanno valutato il tempo dedicato dall’animale all’osservazione dell’oggetto emergente per comprendere se si fosse accorto della differenza di dimensione. Ebbene, le femmine fissavano le condizioni “inaspettate” per più tempo rispetto ai maschi. Cani di sesso diverso sono stati inoltre coinvolti in un esperimento in cui erano coinvolte due persone alle prese con l’apertura di un contenitore che racchiudeva del cibo. Uno riusciva nell’impresa mentre l’altro non ne era capace. I cani di sesso femminile erano capaci di riconoscere le persone “competenti”, poiché le guardavano più a lungo e si avvicinavano loro durante la prova.
I ruoli di genere “a quattro zampe”
Le differenze tra i sessi possono essere, anche nel cane, legate ai ruoli di genere. In seguito alle pressioni evolutive, i maschi erano maggiormente abili nella caccia (e di conseguenza ad orientarsi nello spazio) mentre le femmine si occupavano della crescita dei piccoli (e di conseguenza avevano maggiori competenze nella capacità comunicativa). Questa spiegazione, però, appare riduttiva: è possibile che anche gli ormoni maschili e femminili influenzino lo sviluppo delle aree del cervello, ma siamo ancora lontani dalla comprensione di questo enigma.