Soltanto assieme lui e lei possono sfondare il soffitto di cristallo e volare nel blu dipinto di blu. Ne sono convinte le organizzatrici della fortunata terza edizione del cartellone di spettacoli al femminile, di cui VareseMese è stata media partner
di Chiara Milani
Lo chiamano “soffitto di cristallo”. E impedisce a tantissime donne di toccare il cielo con un dito. Ossia, di fare carriera e di raggiungere la parità dei diritti. Per il semplice fatto di non essere nate uomini. Proprio per far sì che pure chi appartiene al genere femminile possa “volare nel blu dipinto di blu”, a Varese è giunto alla terza edizione Parola di donna, un cartellone di appuntamenti “in rosa” che la nostra testata è stata lieta di supportare come media partner. Anche pubblicando una rassegna fotografica degli eventi andati in scena, curata da Paolo Cascone del Foto Club Varese.
Le prospettive post pandemia
La fortunata manifestazione, che nel 2021 si è volta all’aria aperta ai Giardini Estensi, è organizzata da Marisa Coletta con la direzione artistica di Franca M. De Monti. Quest’ultima, alla trasmissione Prospettive, ha spiegato il significato ancora più pregnante assunto dalla manifestazione al tempo della pandemia. Periodo in cui a pagare un prezzo altissimo sono state non soltanto, ma soprattutto, le donne, che si sono prese cura dei malati, dei bambini a casa da scuola e sono state quelle che hanno perso di più il lavoro.
“Vogliamo creare una nuova cultura”
“Eravamo abbastanza in ansia, perché in questo periodo di ripetuti lockdown, nessuno più ha avuto la possibilità di uscire e quindi temevamo che la gente si fosse impigrita in questo stare a casa e invece abbiamo constatato che Varese, quando si offrono situazioni stimolanti come le nostre, risponde ancora con grande entusiasmo”: ha commentato De Monti, chiarendo: “Vogliamo essere in sintonia con gli uomini e creare una nuova cultura: non vogliamo metterci sulla barricata opposta, ma pensiamo che insieme dobbiamo costruire un modo diverso di rapportarci, perché se non crescono anche gli uomini in questa coscienza, noi continueremo ad essere sole in questioni come la famiglia e l’educazione”.
Teniamo accesi i riflettori!
Questa, del resto, è anche la linea editoriale della nostra testata. Di qui, la media partnership. “Per fortuna, i giovani padri sono molto più attenti, molto più in condivisione con le loro compagne rispetto alle generazioni passate e quindi è proprio in questa direzione che è andata la terza edizione di Parola di donna”, conclude colei che ne cura la direzione artistica. Molto è stato fatto, molto però è ancora da fare. Ecco perché non si possono spegnere i riflettori sulle iniziative di promozione dell’empowerment femminile. Per dare orizzonti più rosa anche, ma non soltanto, all’altra metà del cielo.
In foto: sulla sinistra, Franca M. De Monti