Speranza, generosità, rinascita. Al di là della sua origine religiosa, è questo il significato universale assunto dal Natale. Ma tra tutti gli elementi simbolici che caratterizzano questa ricorrenza, uno dei più affascinanti è di certo la centralità dei bambini. Questi piccoli protagonisti, con la loro innocenza e purezza, rappresentano il cuore pulsante della festività. Anche se spesso ce ne si ricorda soltanto ai fini del marketing.
Stop. Rifletti
In un mondo sempre più frenetico e tecnologicamente avanzato, il Natale è forse uno dei pochi momenti in cui possiamo davvero fermarci a riflettere sui valori fondamentali della vita, e i bambini, in questo senso, sono gli interpreti più autentici di tale riflessione. Guardando ai loro occhi, pieni di meraviglia di fronte a un albero decorato o al presepe vivente, ci ricordano la bellezza della semplicità e della gioia spontanea. In questo modo, diventano anche simbolo di una purezza che spesso sembra sfuggire a noi adulti, schiacciati dal peso delle preoccupazioni quotidiane.
Il Bambino al centro
Non è un caso che nella maggior parte tradizioni natalizie, dalla Sacra Famiglia all’immagine di Babbo Natale, siano proprio i bambini a ricevere un’attenzione speciale. La scena del Bambino Gesù nella mangiatoia è un’icona universale che richiama al sacrificio e alla speranza, ma anche alla vulnerabilità: un invito a riscoprire il valore della semplicità e della condivisione. Lo stesso Santa Klaus, con il suo aspetto gioioso e il suo incedere fiabesco, è un personaggio che affonda le radici nel mondo dell’infanzia, nella sua capacità di far credere in qualcosa di magico e possibile.
Messaggio benaugurante di nuova vita
Il Natale, insomma, diventa una celebrazione del bambino non solo nel suo aspetto fisico, ma come portatore di un messaggio benaugurante di nuova vita. La figura del bambino è simbolo di futuro, di un mondo che, nonostante le difficoltà, continua a sognare e a sperare. E se gli adulti si sentono spesso sopraffatti dalle incertezze, specie in questi tempi così sfidanti, il sorriso di un bimbo, la sua risata genuina e la sua felicità di fronte ai piccoli gesti della vita quotidiana, possono restituire quella prospettiva di leggerezza e speranza di cui tutti, a volte, abbiamo bisogno.
La vera magia
In questo periodo dell’anno, quindi, dovremmo imparare a guardare il Natale con gli occhi di un bambino. Non solo per ricevere regali, ma per riscoprire la bellezza dell’essere insieme, della condivisione, del tempo che si dedica alla famiglia e agli affetti più cari. Perché, come ci insegnano i bambini, la vera magia del Natale non è nei doni, ma nei piccoli gesti d’amore che rendono questa festa speciale.
Un augurio semplice e sincero
Ecco perché abbiamo deciso di dedicare il numero di dicembre di VareseMese ai bambini. Buona lettura e… Buon Natale!