Luca Borsa, game designer bustocco presidente dell’Associazione degli autori di giochi Saz Italia, ci fa scoprire l’affascinante figura di Elizabeth Magie Phillips
“Chi ha inventato il famoso Monopoly?”
di Luca Borsa
Pare che nel mondo abbiano stampato più soldi del Monopoly che dollari… ciò la dice lunga sulla popolarità e sulla longevità di questo titolo, che è diventato un’icona e quasi sinonimo di gioco da tavolo. Ma quale è la sua vera origine? Chi ha inventato questo gioco che è nelle case di milioni di persone da quasi novant’anni?
La nascita “ufficiale”
Se cercate in rete troverete che un certo Charles Darrow, venditore di stufe a Philadelphia, durante la grande depressione si ritrovò disoccupato e un giorno un amico di sua moglie si presentò a casa con un gioco da tavolo basato sulla compravendita d’immobili. Darrow decise di farne una sua versione e inizio a produrre delle scatole e nel frattempo cercò di vendere l’idea del suo Monopoly alla Parker Brothers che all’inizio rifiutò. Darrow non si diede per vinto e inizio a vendere il suo gioco nei magazzini Wanamaker di Philadelphia, dove andò a ruba. A questo punto, la Parker Brothers nel 1935 decise di comprare i diritti del gioco. Il resto è noto e Darrow divenne il primo game designer milionario della storia.
Quindi Darrow si era trovato sul tavolo un gioco che non aveva inventato lui… e allora chi aveva inventato il Monopoly?
L’origine sconosciuta ai più
Torniamo indietro di qualche anno, esattamente di 120 anni, quando a Elizabeth Magie Phillips (1866 -1948) il 5 gennaio del 1924 viene concesso il brevetto 748625 per The Landlord’s Game.
Magie è una donna speciale per la sua epoca, nata in una famiglia agiata e istruita – suo padre abolizionista fu vicino anche al presidente Lincoln nel suo viaggio in Illinois – si dimostrò subito anticonformista e femminista avversa alle convenzioni sociali dell’epoca. Arrivò anche a pubblicare un annuncio dove si metteva all’asta come giovane schiava americana… una provocazione nei confronti del sistema arcaico. Fu giornalista, scrittrice, comica, attrice teatrale, ma anche ingegnere.
Attenta all’aspetto sociale ed economico, sposò le idee di Henry George, economista le cui teorie della tassa unica si basavano sul creare un’imposta fondiaria legata all’utilizzo, le dimensioni e l’ubicazione della terra, invece che applicare tasse sui redditi o su altre fonti.
Queste teorie furono alla base di The Landlord’s Game, che Magie inventa proprio con questo fine quello di dimostrare gli effetti negativi del monopolio fondiario e l’uso dell’imposta sul fondo come rimedio. La sua idea, oltre far divertire le persone, doveva avere una valenza educativa, mostrare i danni del capitalismo dominante e divulgare le teorie di George.
Nel suo brevetto voleva dimostrare come la tassa unica avrebbe disincentivato le speculazioni finanziarie.
Magie nell’arco degli anni creò due versioni del gioco: una antimonopolista, in cui la ricchezza era a beneficio di tutti, l’altro con lo scopo di ottenere più ricchezza, introducendo anche le aste.
Una donna idealista
La seconda versione divenne quella più popolare e alcuni crearono proprio delle versioni casalinghe. Una fu anche prodotta con il nome di Finance, finché il gioco non approdo sul tavolo del disoccupato Darrow…
Elizabeth Magie Phillips è la dimenticata vera autrice del gioco più famoso del mondo: guadagnò soltanto 500 dollari con la sua creatura, ma il suo vero scopo come le dichiarò in un’intervista era veicolare il concetto di tassa unica e non diventare ricca.
Spero che, la prossima volta che giocherete a Monopoly, lo farete con occhi diversi e con un pensiero ad una donna straordinaria che merita tutto il nostro rispetto.