Idee in circolo [GALLERIA FOTO]

di Milani

 

Finanza e impresa a confronto. Nel corso di un esclusivo evento di fundraising a Villa San Martino a Barasso, si è tenuta una tavola rotonda con gli stakeholder promossa dalla Liuc in un momento di profondo cambiamento anche del settore finanziario, sempre più tecnologico

di Chiara Milani

Il mondo cambia sempre più velocemente. Anche nella finanza, che di giorno in giorno si evolve in modo tecnologico. A questa sfida devono essere pronti i giovani laureati, a cui è richiesta una preparazione al passo con i tempi. Lo ha bene in mente l’Università Liuc Carlo Cattaneo che, con Banca generali come main donor, ha promosso un’esclusiva serata benefica con gli industriali di Varese per aiutare gli studenti meritevoli. Nell’elegante cornice di Villa San Martino a Barasso, a inizio giugno sono stati così raccolti fondi per 15 borse di studio per i ragazzi dell’ateneo business di Castellanza.

Le strategie di posizionamento dei capitali

Al centro de Il circolo delle idee, come è stata chiamata l’iniziativa di fundraising, c’è stato un confronto sulle potenzialità delle imprese del territorio, che contemplano numerose eccellenze nella manifattura e nei servizi, e l’interesse del mondo finanziario a un’apertura più proattiva alle opportunità offerte dal mercato dei capitali.

Il momento di discontinuità

“Ci troviamo di fronte a sfide nella sfera del risparmio e per le aziende che aprono a possibili punti d’incontro costruttivi”, ha spiega Andrea Ragaini, vice direttore generale della Banca private, che peraltro è tra le più fintech, assieme a Mediolanum. Non a caso, entrambe fanno parte dell’Osservatorio Banca-Impresa 2030, promosso dall’ateneo castellanzese con il supporto di importanti partner, come la Fondazione Comunitaria del Varesotto, che ha pure patrocinato l’evento benefico in cui si è riunito un centinaio d’imprenditori, guidati dal neo presidente di Univa, Roberto Grassi.

Nuovi strumenti per le pmi

“Come banca private siamo sempre più coinvolti non soltanto nella protezione dei patrimoni delle famiglie e nei servizi di wealth management, ma in misura sempre maggiore anche al fianco degli imprenditori per supportarli nelle analisi delle soluzioni più efficaci per costruire il proprio percorso di sviluppo”, ha illustrato Ragaini alla platea. Del resto, il direttore generale dell’Aifi, la docente universitaria Anna Gervasoni, ha sottolineato il crescente ruolo degli investitori di private equity, o di venture capital, per finanziare le operazioni straordinarie o le strategie di sviluppo delle imprese, così come il finanziamento di nuove attività. Strumenti che stanno trovando sempre più risposte anche tra le pmi, per le quali si stanno inoltre affiancando tipologie di finanziamenti come il private debt o gli investimenti in club deal.

 

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