Confindustria, da Venezia a Varese

di Andrea Mallamo

E’ iniziata con la proiezione primo cortometraggio mai presentato da Confindustria a Venezia, l’assemblea annuale dell’Unione degli industriali della provincia di Varese. L’opera, che parla del coraggio delle imprese di guardare avanti e dell’impresa di fare cinema, è intitolata Centoundici, dal numero dei lavoratori dello spettacolo che hanno reso possibile la produzione, e dedicata “ai lavoratori tutti dell’industria, della cultura e della creatività”.

Un corto di Luca Lucini – con Alessio Boni, Cristiana Capotondi, Giorgio Colangeli e Adriano Occulto – che merita la visione e che ha subito fatto entrare l’assemblea nel mood giusto per parlare di opportunità e rischi legati al momento che stiamo vivendo.

Una provincia tra luci e ombre

Il presidente di Univa, Roberto Grassi, ha tratteggiato i punti di forza e di debolezza della provincia di Varese: la quarta in Italia – dopo Milano, Torino e Roma – per numero di addetti ad elevato contenuto tecnologico e con una forte vocazione alle esportazioni, anche se l’export varesino perde velocità rispetto alla media del nostro Paese; un territorio in cui il peso dell’industria manifatturiera si è ridimensionato e in cui alcune filiere di stanno “smagliando”, ma che ha nel multidistretto la sua forza; una realtà che rimane più ricca della media italiana, ma che in 12 anni, dal 2007 al 2019, ha perso 14 posizioni nella classifica delle province per valore aggiunto totale pro capite; un pezzo d’Italia pieno d’infrastrutture, ma con le sue fragilità, come la congestione delle reti autostradali e ferroviarie, il legame da potenziare con i centri logistici interni ed esterni e il futuro post Covid dell’aeroporto di Malpensa.

Ripartiamo da Malpensa”

Proprio dalla location suggestiva e simbolica di un hangar dello scalo gli industriali varesini hanno voluto ripartire – alla presenza anche del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi – ricordando che la carta d’imbarco per il futuro è fatta di fiducia, passione e sicurezza. A questo proposito, il progressivo invecchiamento della popolazione, con il consistente calo delle nascite, ha fatto scattare l”idea di un aiuto alla genitorialità, tanto necessaria quanto da studiare.

Come ridare le ali al territorio

Il tutto nell’ottica di costruire, tutti assieme, una provincia “connessa, competitiva, sostenibile, attrattiva, innovativa e dinamica”, per dirla con le parole del “numero uno” di Univa.

In foto:  Il presidente di Univa, Roberto Grassi 

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