Cibi per campare cent’anni

di Milani

Milena Colzani, dietologa e diabetologa dell’ospedale di Saronno, ci parla del problema della malnutrizione, di cui per varie ragioni spesso soffrono i nonni. Ecco quali piccoli accorgimenti adottare per alimentarsi in modo corretto, senza troppe rinunce o grandi spese

di Milena Colzani

Il principale problema alimentare dell’anziano è la malnutrizione. Sia in difetto sia in eccesso. Spesso è dovuta a una riduzione dell’introito alimentare per varie cause: depressione, solitudine o semplicemente perdita del piacere di mangiare. Può essere però dovuta anche a questioni economiche, che portano a limitare l’acquisto di alimenti “sani” a vantaggio di cibi ad alta densità calorica, meno costosi. Questo fenomeno e la fisiologica modificazione della composizione corporea (aumento della massa grassa e diminuzione di quella muscolare) spiegano l’aumento dell’incidenza di obesità, diabete ed osteoporosi negli ultrasessantacinquenni.

Over 65 a tavola
Dunque, come deve essere la dieta per mantenersi sani? Equilibrata, variata, bilanciata, qualitativamente e quantitativamente adeguata. In una formula: semplice e leggera

I tanti “sì”…

L’alimentazione degli anziani dovrebbe includere, ogni giorno, a colazione latte o yogurt anche interi (oggi sdoganati dalle ultime ricerche in campo nutrizionale) che apportano calcio.

Duranti i pasti principali sarebbe bene consumare pasta o riso integrale oppure ancora altri cereali a basso indice glicemico come farro, orzo, kamut, quali fonte di carboidrati complessi affiancati da proteine, di preferenza vegetali, contenute nei legumi oppure in verdure come gli spinaci e le insalate di stagione.

In alternativa, si consiglia il consumo di carne bianca di pollo o tacchino due-tre volte alla settimana e di carne rossa di manzo (massimo una-due volte alla settimana) integrato a pesce quali alici, sgombri, tonno (anche in scatola sott’olio o al naturale), preziosa fonte di Omega3 e acidi grassi polinsaturi.

Vanno bene anche i formaggi magri come ricotta e mozzarella di latte vaccino e anche grana, molto ricco di calcio, vitamina D e proteine nobili e basso contenuto di lattosio. Anche le uova (fino a quattro alla settimana) sono state ripescate dal limbo “dietologico” e inserite di nuovo nella nostra sana alimentazione, ovviamente meglio se da galline da allevamenti non intensivi.

Completano il pasto o da utilizzare come merenda, frutta fresca di stagione (ricordiamo le cinque porzioni al giorno di frutta e verdura per mantenere sani cuore e cervello).

Semaforo verde per un quadratino di cioccolato fondente al giorno, ricco di antiossidanti ed antidepressivo naturale.

…e i pochi “no”

Infine, è bene ridurre i formaggi grassi, il sale (quello che aggiungiamo per condire, ma anche quello contenuto per esempio negli insaccati) e gli zuccheri semplici (dolci, caramelle e bibite zuccherate).

Diamoci una mossa!
Per finire non dimentichiamo anche l’attività fisica che, se praticata con regolarità insieme ad una corretta alimentazione, costituisce la premessa per un’ottimale conservazione dell’osso e per controllare peso e livelli glicemici del sangue.

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