“Intessiamo opportunità”

di Milani

Un trittico di mostre legate dal filo rosso della tradizione industriale cotoniera intende inaugurare una nuova stagione in cui la cultura sia usata come leva di sviluppo per il territorio. In arrivo da Como una rassegna internazionale che ha già attirato nella vicina città lombarda 7mila persone

di Elisabetta Farioli

 

La trama è un tris di mostre cucite sulla storia e le tradizioni locali. L’ordito, il tessuto socio-economico cittadino. Ciò che si vuole tessere, è un’attrattività del territorio che usi ago e filo per unire cultura e sviluppo. Un’idea sintetizzata nel nuovo logo BArt, che identifica le iniziative culturali di Busto Arsizio dedicate alle Belle Arti, che si svolgeranno al Museo del Tessile e a Palazzo Marliani Cicogna. I primi tre appuntamenti hanno lo speciale sottotitolo Quando il tessile si fa arte, in quanto sono appunto uniti da un fil rouge che questa primavera fa rifiorire l’identità industriale dell’ex Manchester d’Italia: si tratta della collezione del sarto milanese Antonio Ferramini, la mostra “Illusioni di stoffa” di un curatore locale che lavora per una grande casa di moda italiana, Alessandro Ubezio, e Miniartextil – Bordeline, a cura dell’associazione culturale Arte & Arte di Como. E se pensiamo che soltanto quest’ultima ha attirato nella vicina città lombarda 7mila visitatori, si capisce facilmente perché l’assessore alla Cultura di Busto Arsizio, Manuela Maffioli, la definisca una vera e propria “chicca” per l’intero territorio e conti su queste iniziative come leva anche a favore della ricettività cittadina. Ma andiamo con ordine.

Collezione Ferramini

A fine aprile al Museo del tessile è stata inaugurata la collezione del sarto Antonio Ferramini, che resterà esposta permanentemente al terzo piano dell’ex cotonificio. Si tratta di circa 500 ferri da stiro, un centinaio di forbici, 300 ditali, diverse macchine da cucire, strumenti di misurazione, portaspilli, quadri con figurini di moda. Una parte di questa preziosa collezione è stata donata qui e gli altri pezzi al prestigioso Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Illusioni di stoffa

Dal 5 maggio al 3 giugno alle Civiche Raccolte d’Arte palazzo Marliani Cicogna rimarrà inoltre allestita la mostra di abiti Illusioni di stoffa di Alessandro Ubezio. L’illusione della realtà è il filo conduttore di questa esposizione che, in quattro sale, svela un immaginifico guardaroba di una signora elegante attraverso settant’anni di moda tra il 1865 e il 1935, in un continuo dialogo tra realtà e finzione.

Miniartextil – Borderline

Infine, ma non ultimo , dal 13 maggio al 10 giugno al Museo del Tessile sarà la volta di Miniartextil – Borderline , la più importante rassegna dedicata alla fiber art contemporanea, nata a Como nel 1991 e oggi conosciuta a livello internazionale. L’esposizione da qualche mese ha lasciato Le Beffroi di Montrouge a Parigi dove, come vuole la tradizione ormai da 14 anni, si conclude l’importante appuntamento. Anche a Busto si potranno dunque ammirare opere di piccolo formato, i minitessili, realizzati da artisti di oltre venti nazionalità: un giro del mondo sulle ali della creatività. Accanto, saranno posizionate anche alcune installazioni di grandi dimensioni.  Espressioni dell’arte contemporanea che riprendono antiche nozioni tessili rivoluzionandone schemi e materiali: un vero spettacolo!

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